Instabili armonie. Paola Madormo e Luana Segato
Ca’ Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte Moderna
Project room e collezione permanente
12 novembre 2024 – 12 gennaio 2025
A cura di Elisabetta Barisoni
Due artiste veneziane, Paola Madormo e Luana Segato, si incontrano in questo progetto per continuare a dare vita, nel loro percorso, all’esperienza della condivisione. Scelgono di intersecarsi nella comunione, nel mondo reale, mantenendo la propria singolare originalità.
Il progetto nasce dall’osservazione delle problematicità ambientali ed umane del mondo contemporaneo. Si indaga per ritornare ad un tempo più armonico e profondo della natura umana, invitando ad un rallentamento dell’Arte stessa nell’esecuzione e nell’osservazione da parte del pubblico.
Per Paola Madormo la visione del mondo è come un bosco in cui tutte le cose sono costituite di coscienza ma crescono solo quando incontrano l’esperienza di una nuova sensazione: un suono, un raggio di luce, una goccia d’acqua ed infiniti altri elementi. La scultura perde pesantezza e consistenza, si porta al momento primo della sua analisi, diventa quasi ipotesi delicata di un’opera futura. Il metallo restituisce ogni colore percepito e la parte materica forma una rete che richiama il disegno dei frattali e le catene molecolari che compongono gli elementi, mentre la parte vuota esprime la sospensione dello spazio, del vuoto. “Ho sempre utilizzato il metallo, perché mi interessano la scoperta e il recupero dei materiali preesistenti; si incontra di tutto, tramite il riciclo. Qualche anno fa avevo recuperato vecchie reti dai pescatori, era forse il 2006; era da tempo che vedevo le analogie evidenti tra questo materiale e le comunicazioni di internet, la rete appunto che ha cominciato ad essere di uso comune a quasi tutta la popolazione. Nella rete vedo il mondo delle comunicazioni/informazioni ed il mondo che compone ogni elemento attorno a noi nel disegno dei frattali e delle molecole”.
Per Luana Segato (Luse) la forma e lo spazio sono qualcosa da smembrare e ricomporre, materia da tenere tra le mani e rappresentare in modi diversi con i colori del cambiamento come uno sfaccettato universo radicato nelle proprie tele. L’artista dipinge, taglia, ripara e ricostruisce lo spazio per dimostrarne le immense potenzialità; un filo unisce pezzi di tela e tessuto recuperato a creare opere che rappresentano e plasmano luoghi e forme dell’ambiente naturale. Luse si preoccupa di proteggere e mantenere unita l’integrità della natura, una natura ferita ma riparata, rammendata ma che mantiene ancora la magnificenza dei suoi colori e la sua potenza generatrice. Le vistose cuciture richiamano l’esperienza e la profondità dei linguaggi antichi, tra il colore e la gestualità, quasi graffiti dal segno arcaico. Segno che diventa anche immagine multidimensionale.
Paola Madormo vive e lavora a Venezia. Studia Grafica Pubblicitaria e Fotografia all’ISA di Cordenons. Allieva del maestro Gian Franco Tramontin all’Accademia delle Belle Arti di Venezia, si diploma in Scultura. Studia da autodidatta nello Squero di San Trovaso, imparando l’arte dell’indoratore, mestiere che sviluppa nelle proprie ricerche. Ha esposto in numerose epsosizioni in importanti istituzioni italiane e il suo Studio a Venezia è un punto di ritrovo per molti artisti della scena culturale lagunare.
Luana Segato vive e lavora tra Venezia e Padova. Si forma presso la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia sperimentando varie tecniche grafiche e pittoriche. Frequenta, prima come studente e poi come assistente e allo stesso tempo numerosi studi di pittori veneziani. Il suo percorso nella città lagunare inizia nel 2002 e nel 2008 vi stabilisce il proprio atelier, condiviso anche con altri artisti italiani e stranieri. Nel 2013 si sposta nel suo Studio attuale, Atelier Luse. Ha esposto presso importanti istituzioni italiane e collabora con numerose associazioni culturali.
Sia Madormo che Segato sono impegnate presso l’associazione